09-06-2020
Come si smaltiscono correttamente guanti e mascherine monouso? Un bene di prima necessità che si trasforma in un rifiuto. E’ il percorso delle mascherine e dei guanti monouso, oggetti diventati parte integrante della nostra vita da quando è esplosa l’emergenza sanitaria a causa del Coronavirus. Le usiamo per andare a fare la spesa, quando buttiamo la spazzatura sotto casa, ma anche quando ci troviamo in luoghi chiusi come negozi e uffici. Nell’indifferenziata E’ un dato di fatto. Il Coronavirus ci ha costretti a indossare mascherine e guanti per diminuire i contagi. Fanno parte della nostra routine. Ma come si smaltiscono dentro le mura domestiche e fuori? L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha divulgato delle linee guida da seguire per i cittadini. Il concetto è chiaro: «Gettali nella raccolta indifferenziata». Di più. «Per i rifiuti indifferenziati utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore che usi abitualmente». Il virus è resistente Ricapitolando: mascherine e guanti si gettano nella raccolta indifferenziata in due o tre sacchetti, uno dentro l’altro. Non nella plastica. Il motivo è semplice. Perché si tratta di materiali potenzialmente contaminati che potrebbero risultare pericolosi. Del resto, alcuni studi - in particolare quello pubblicato dal New England Jounral of Medicine - hanno fatto sapere che il Coronavirus resiste anche sulla plastica, che dopo 7 ore perde di forza, ma scompare del tutto solamente dopo 72 ore. Un altro dato: secondo il Politecnico di Torino saranno impiegati dagli italiani 1 miliardo di maschere e mezzo miliardo di guanti al mese durante la Fase 2. L’esperienza di Executive Eko Tech Executive Eko Tech - azienda specializzata nella gestione dello stoccaggio, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti - è in prima linea nel momento più complesso, più delicato. Quello della ripartenza del motore dell’Italia. Così Marco Cirillo, amministratore unico di Executive Eko Tech e vicepresidente del Consorzio Executive Group: «I lavoratori devono attenersi alle norme comportamentali dettate dall’Istituto Superiore di Sanità, il quale ha provveduto a descrivere in maniera semplice e dettagliata come gettare le mascherine e i guanti monouso. Tutte le normative comportamentali a riguardo sono state illustrate alle società Eko Tech da professionisti nel settore di sicurezza nei posti di lavoro, i quali costituiscono un’altra realtà del Consorzio: la Executive Consulting&Legal Security Srls, la quale ha funzione di supervisore su tutte le società che compongono il gruppo, assicurandosi che quest’ultime rispettino tutte le normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro». Ma cosa succede se, per esempio, un guanto non viene gettato nell’indifferenziata (ritirata poi dalle piattaforme ecologiche di ogni singolo comune) ma in un altro cassone? «La procedura che viene applicata in questi casi è di accantonare questo materiale che viene caricato nuovamente per essere spedito dai siti di smaltimento rifiuti generici, seguiti da Executive Eko Tech, presso siti di smaltimento idonei - continua Cirillo - poiché questi materiali vengono classificati come pericolosi e segnalati con il medesimo codice che si utilizza per smaltire i prodotti ospedalieri». In generale, dopo il lockdown, ci saranno differenze rispetto al passato nel settore degli smaltimenti? «Affermare che ci potranno essere differenze rispetto al passato è presto per dirlo, anche se di sicuro, il settore degli smaltimenti, secondo il mio punto di vista, subirà delle modifiche. Spero che vengano apportate solo migliorie», è l’augurio del vicepresidente del Consorzio Executive Group.
Powered by Bios Informatica Executive Group SRL Sede Legale: Via Domokos 4 Milano 20156 (MI) | Tel.: 02.36643971 - 02.36643970 P.Iva: 11048120965 | Mail: info@executivegroup.it
09-06-2020
Come si smaltiscono correttamente guanti e mascherine monouso? Un bene di prima necessità che si trasforma in un rifiuto. E’ il percorso delle mascherine e dei guanti monouso, oggetti diventati parte integrante della nostra vita da quando è esplosa l’emergenza sanitaria a causa del Coronavirus. Le usiamo per andare a fare la spesa, quando buttiamo la spazzatura sotto casa, ma anche quando ci troviamo in luoghi chiusi come negozi e uffici. Nell’indifferenziata E’ un dato di fatto. Il Coronavirus ci ha costretti a indossare mascherine e guanti per diminuire i contagi. Fanno parte della nostra routine. Ma come si smaltiscono dentro le mura domestiche e fuori? L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha divulgato delle linee guida da seguire per i cittadini. Il concetto è chiaro: «Gettali nella raccolta indifferenziata». Di più. «Per i rifiuti indifferenziati utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore che usi abitualmente». Il virus è resistente Ricapitolando: mascherine e guanti si gettano nella raccolta indifferenziata in due o tre sacchetti, uno dentro l’altro. Non nella plastica. Il motivo è semplice. Perché si tratta di materiali potenzialmente contaminati che potrebbero risultare pericolosi. Del resto, alcuni studi - in particolare quello pubblicato dal New England Jounral of Medicine - hanno fatto sapere che il Coronavirus resiste anche sulla plastica, che dopo 7 ore perde di forza, ma scompare del tutto solamente dopo 72 ore. Un altro dato: secondo il Politecnico di Torino saranno impiegati dagli italiani 1 miliardo di maschere e mezzo miliardo di guanti al mese durante la Fase 2. L’esperienza di Executive Eko Tech Executive Eko Tech - azienda specializzata nella gestione dello stoccaggio, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti - è in prima linea nel momento più complesso, più delicato. Quello della ripartenza del motore dell’Italia. Così Marco Cirillo, amministratore unico di Executive Eko Tech e vicepresidente del Consorzio Executive Group: «I lavoratori devono attenersi alle norme comportamentali dettate dall’Istituto Superiore di Sanità, il quale ha provveduto a descrivere in maniera semplice e dettagliata come gettare le mascherine e i guanti monouso. Tutte le normative comportamentali a riguardo sono state illustrate alle società Eko Tech da professionisti nel settore di sicurezza nei posti di lavoro, i quali costituiscono un’altra realtà del Consorzio: la Executive Consulting&Legal Security Srls, la quale ha funzione di supervisore su tutte le società che compongono il gruppo, assicurandosi che quest’ultime rispettino tutte le normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro». Ma cosa succede se, per esempio, un guanto non viene gettato nell’indifferenziata (ritirata poi dalle piattaforme ecologiche di ogni singolo comune) ma in un altro cassone? «La procedura che viene applicata in questi casi è di accantonare questo materiale che viene caricato nuovamente per essere spedito dai siti di smaltimento rifiuti generici, seguiti da Executive Eko Tech, presso siti di smaltimento idonei - continua Cirillo - poiché questi materiali vengono classificati come pericolosi e segnalati con il medesimo codice che si utilizza per smaltire i prodotti ospedalieri». In generale, dopo il lockdown, ci saranno differenze rispetto al passato nel settore degli smaltimenti? «Affermare che ci potranno essere differenze rispetto al passato è presto per dirlo, anche se di sicuro, il settore degli smaltimenti, secondo il mio punto di vista, subirà delle modifiche. Spero che vengano apportate solo migliorie», è l’augurio del vicepresidente del Consorzio Executive Group.
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Come si smaltiscono correttamente guanti e mascherine monouso? Un bene di prima necessità che si trasforma in un rifiuto. E’ il percorso delle mascherine e dei guanti monouso, oggetti diventati parte integrante della nostra vita da quando è esplosa l’emergenza sanitaria a causa del Coronavirus. Le usiamo per andare a fare la spesa, quando buttiamo la spazzatura sotto casa, ma anche quando ci troviamo in luoghi chiusi come negozi e uffici. Nell’indifferenziata E’ un dato di fatto. Il Coronavirus ci ha costretti a indossare mascherine e guanti per diminuire i contagi. Fanno parte della nostra routine. Ma come si smaltiscono dentro le mura domestiche e fuori? L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha divulgato delle linee guida da seguire per i cittadini. Il concetto è chiaro: «Gettali nella raccolta indifferenziata». Di più. «Per i rifiuti indifferenziati utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore che usi abitualmente». Il virus è resistente Ricapitolando: mascherine e guanti si gettano nella raccolta indifferenziata in due o tre sacchetti, uno dentro l’altro. Non nella plastica. Il motivo è semplice. Perché si tratta di materiali potenzialmente contaminati che potrebbero risultare pericolosi. Del resto, alcuni studi - in particolare quello pubblicato dal New England Jounral of Medicine - hanno fatto sapere che il Coronavirus resiste anche sulla plastica, che dopo 7 ore perde di forza, ma scompare del tutto solamente dopo 72 ore. Un altro dato: secondo il Politecnico di Torino saranno impiegati dagli italiani 1 miliardo di maschere e mezzo miliardo di guanti al mese durante la Fase 2. L’esperienza di Executive Eko Tech Executive Eko Tech - azienda specializzata nella gestione dello stoccaggio, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti - è in prima linea nel momento più complesso, più delicato. Quello della ripartenza del motore dell’Italia. Così Marco Cirillo, amministratore unico di Executive Eko Tech e vicepresidente del Consorzio Executive Group: «I lavoratori devono attenersi alle norme comportamentali dettate dall’Istituto Superiore di Sanità, il quale ha provveduto a descrivere in maniera semplice e dettagliata come gettare le mascherine e i guanti monouso. Tutte le normative comportamentali a riguardo sono state illustrate alle società Eko Tech da professionisti nel settore di sicurezza nei posti di lavoro, i quali costituiscono un’altra realtà del Consorzio: la Executive Consulting&Legal Security Srls, la quale ha funzione di supervisore su tutte le società che compongono il gruppo, assicurandosi che quest’ultime rispettino tutte le normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro». Ma cosa succede se, per esempio, un guanto non viene gettato nell’indifferenziata (ritirata poi dalle piattaforme ecologiche di ogni singolo comune) ma in un altro cassone? «La procedura che viene applicata in questi casi è di accantonare questo materiale che viene caricato nuovamente per essere spedito dai siti di smaltimento rifiuti generici, seguiti da Executive Eko Tech, presso siti di smaltimento idonei - continua Cirillo - poiché questi materiali vengono classificati come pericolosi e segnalati con il medesimo codice che si utilizza per smaltire i prodotti ospedalieri». In generale, dopo il lockdown, ci saranno differenze rispetto al passato nel settore degli smaltimenti? «Affermare che ci potranno essere differenze rispetto al passato è presto per dirlo, anche se di sicuro, il settore degli smaltimenti, secondo il mio punto di vista, subirà delle modifiche. Spero che vengano apportate solo migliorie», è l’augurio del vicepresidente del Consorzio Executive Group.
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Come si smaltiscono correttamente guanti e mascherine monouso? Un bene di prima necessità che si trasforma in un rifiuto. E’ il percorso delle mascherine e dei guanti monouso, oggetti diventati parte integrante della nostra vita da quando è esplosa l’emergenza sanitaria a causa del Coronavirus. Le usiamo per andare a fare la spesa, quando buttiamo la spazzatura sotto casa, ma anche quando ci troviamo in luoghi chiusi come negozi e uffici. Nell’indifferenziata E’ un dato di fatto. Il Coronavirus ci ha costretti a indossare mascherine e guanti per diminuire i contagi. Fanno parte della nostra routine. Ma come si smaltiscono dentro le mura domestiche e fuori? L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha divulgato delle linee guida da seguire per i cittadini. Il concetto è chiaro: «Gettali nella raccolta indifferenziata». Di più. «Per i rifiuti indifferenziati utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore che usi abitualmente». Il virus è resistente Ricapitolando: mascherine e guanti si gettano nella raccolta indifferenziata in due o tre sacchetti, uno dentro l’altro. Non nella plastica. Il motivo è semplice. Perché si tratta di materiali potenzialmente contaminati che potrebbero risultare pericolosi. Del resto, alcuni studi - in particolare quello pubblicato dal New England Jounral of Medicine - hanno fatto sapere che il Coronavirus resiste anche sulla plastica, che dopo 7 ore perde di forza, ma scompare del tutto solamente dopo 72 ore. Un altro dato: secondo il Politecnico di Torino saranno impiegati dagli italiani 1 miliardo di maschere e mezzo miliardo di guanti al mese durante la Fase 2. L’esperienza di Executive Eko Tech Executive Eko Tech - azienda specializzata nella gestione dello stoccaggio, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti - è in prima linea nel momento più complesso, più delicato. Quello della ripartenza del motore dell’Italia. Così Marco Cirillo, amministratore unico di Executive Eko Tech e vicepresidente del Consorzio Executive Group: «I lavoratori devono attenersi alle norme comportamentali dettate dall’Istituto Superiore di Sanità, il quale ha provveduto a descrivere in maniera semplice e dettagliata come gettare le mascherine e i guanti monouso. Tutte le normative comportamentali a riguardo sono state illustrate alle società Eko Tech da professionisti nel settore di sicurezza nei posti di lavoro, i quali costituiscono un’altra realtà del Consorzio: la Executive Consulting&Legal Security Srls, la quale ha funzione di supervisore su tutte le società che compongono il gruppo, assicurandosi che quest’ultime rispettino tutte le normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro». Ma cosa succede se, per esempio, un guanto non viene gettato nell’indifferenziata (ritirata poi dalle piattaforme ecologiche di ogni singolo comune) ma in un altro cassone? «La procedura che viene applicata in questi casi è di accantonare questo materiale che viene caricato nuovamente per essere spedito dai siti di smaltimento rifiuti generici, seguiti da Executive Eko Tech, presso siti di smaltimento idonei - continua Cirillo - poiché questi materiali vengono classificati come pericolosi e segnalati con il medesimo codice che si utilizza per smaltire i prodotti ospedalieri». In generale, dopo il lockdown, ci saranno differenze rispetto al passato nel settore degli smaltimenti? «Affermare che ci potranno essere differenze rispetto al passato è presto per dirlo, anche se di sicuro, il settore degli smaltimenti, secondo il mio punto di vista, subirà delle modifiche. Spero che vengano apportate solo migliorie», è l’augurio del vicepresidente del Consorzio Executive Group.
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